Sono passate 2 settimane da venerdì 21 febbraio 2020, il giorno che ci ricorderemo per tanto tempo come tutte le date in cui succede qualcosa di importante.
Siamo pieni di date impresse nella mente e, nel bene e nel male, le pensiamo tutte al passato.
Sì, perché il tempo è andato avanti e lo fa anche questa volta, aggiungendo un pezzo di esperienza in più alla vita di tutti quelli che quei momenti li hanno vissuti.
C’è una bella notizia: il 21 febbraio 2020 fa già parte del passato.
Da quel momento in poi, di fronte ad una situazione che giorno dopo giorno sta prendendo pieghe imprevedibili con le quali non abbiamo mai avuto a che fare prima nella nostra vita, tutti abbiamo avuto una reazione.
Chi si è chiuso in casa, chi ha svaligiato i supermercati, chi si è fatto prendere da un panico generalizzato, chi è andato in vacanza per uscire dalla quarantena, chi è incollato alla tv o ai siti di informazione sommerso da un abuso di notizie.
E chi invece ha semplicemente continuato ad andare avanti.
In un momento in cui ci si può facilmente far prendere dall’agitazione, è fondamentale restate lucidi e avere un approccio scientifico.
Ognuno nel suo ruolo, lucidi e razionali. Perché la fretta e la paura fanno quasi sempre danni, se unite possono avere effetti disastrosi.
“Se non puoi decidere il cosa, puoi sempre decidere il come”.
Abbiamo letto questa frase pubblicata oggi su Facebook da Paolo Borzacchiello, scrittore e tra i massimi esperti in Italia di intelligenza linguistica, e riflettuto a lungo.
Se potessimo, tutti decideremmo di eliminare il cosa ci ha portati a vivere questa situazione, ma non possiamo farlo.
Possiamo invece decidere il come viverla, ed è questo che fa la differenza.
Da cittadini, da genitori, da figli, da imprenditori, da dipendenti. Indipendentemente dal ruolo che ricopriamo, ognuno di noi è un riferimento per qualcuno.
Dobbiamo vivere questi giorni diffondendo sorrisi e messaggi positivi. Più sorridi più intorno vedrai sorrisi. Più parole positive usi più intorno ci sarà positività.
Siamo in una situazione delicata?
Continueremo ad esserlo finché leggeremo parole negative.
“L’Italia non si ferma”
“Qui è tutto sotto controllo, senza restrizioni e ostacoli”
“Fatevi contagiare dalla nostra bellezza”
“Non fatevi influenzare”
Questa è la strada sbagliata ed è una questione di semantica. Il cervello umano traduce in realtà tutto quello che legge o ascolta. Un cervello che legge “non si ferma” elabora il concetto in uno stop, leggere “senza restrizioni o ostacoli” fa scattare nella mente che quegli ostacoli ci sono.
Parlare di un problema significa che quel problema esiste.
Le parole sono importanti e in questo momento sono decisive, così come i messaggi che lanciamo.
E qui parliamo al tuo ruolo sociale: quando ti viene la tentazione di pubblicare qualcosa sui social, conta fino a 10 e pensa in modo scientifico al messaggio che stai trasmettendo, facendo attenzione a che sia oggettivo (l’interpretazione e la percezione devono avere il margine più stretto possibile).
Evita i giochi di parole, evita di apparire fuori luogo. Né far finta di niente né diffondere ansia. Dall’altra parte c’è qualcuno che ti legge.
Parti dalla realtà che tutti conoscono e portala in direzioni nuove.
C’è qualcosa in cui possiamo essere decisivi: rispettare le regole.
Quelle sanitarie in primis, quelle di comunicazione subito dopo.
Guardati intorno, anche in un momento come questo qualcosa di bello c’è. Focalizzalo e pensa che andrà tutto bene. Trasmetti questa sicurezza.
Dobbiamo restare positivi perché tutto questo presto sarà passato.
Siamo in una situazione delicata?
Per fortuna sta arrivando la bella stagione.
In estate c’è il sole e si va in vacanza (in Italia!)
Claudia, Mario, Melissa
Una risposta
Grazie Claudia!