Le camere di hotel vanno a male più velocemente delle mozzarelle nel baule della macchina!
Se non le vendi, non è che le metti in frigo e ci riprovi domani.
Ogni buco nel quadro è fatturato perso per sempre, triste verità, che conosciamo entrambi, tu e io.
Sta serpeggiando una teoria secondo cui l’hotel, prima di rispondere alla valanga di richieste preventivo che riceve, dovrebbe indagare per capire se il potenziale ospite è “adatto alla struttura”.
Gli si invia quindi un questionario, si aspetta che qualcuno lo compili, poi si selezionano i prescelti ed infine si elaborano i preventivi. Quanti giorni sono passati nel frattempo? Non ore, GIORNI!
Mettiamo che in un giorno ricevi 100 richieste. Le hai pagate, perché hai le campagne attive e funzionano pure bene.
Mettiamo che in 20 ti compilino il questionario (sto larga), mentre gli altri 80 stanno scegliendo fra i preventivi che hanno già ricevuto dai tuoi competitor che non si interrogano sul profilo psicologico dei leads.
Guardi i questionari, selezioni quelli più adatti (in base a quali criteri, poi?) e invii il preventivo agli eletti.
Dopo un po’ guardi il tasso di conversione delle campagne e noti che si abbassa. La colpa è del marketing, sicuro!
Facciamo un po’ di chiarezza: il marketing ti porta richieste preventivo tutte per te, profilate. Non mandarglielo subito mi sa addirittura di poco rispettoso, a dirla tutta.
Quindi attiviamoci sul CRM e mandiamo SUBITO la proposta. A tutti.
Il marketing ed il revenue sono amici fraterni, assieme possono fare i miracoli per il tuo hotel.
Ma se remano uno verso terra e l’altro verso l’orizzonte, la barca non si muove e prima o poi arriva l’arsura.