Sono tornati anche quest’anno, con le loro orecchie lunghe a saltellare da una casella di posta all’altra insieme ad ogni tipo di uovo colorato.
Per me i coniglietti pasquali sono un incubo.
Quasi come a Natale quando a riempire la posta elettronica sono tanti Babbo Natale e pacchi regalo.
E sono certa che lo siano per la maggior parte di quelli che li ricevono.
L’associazione è quasi immediata:
1. apro la mia Gmail
2. vedo email con oggetto “Buona Pasqua” o simili
3. compare un coniglietto o un uovo (se sono fortunata un uovo con uno sfondo di un mare simil caraibico)
E ogni anno la mia domanda è sempre la stessa: “Perché?”
Ecco la mia casella di posta oggi:
Perché gli albergatori di tutta Italia sono ancora convinti che si debbano inviare le newsletter di auguri di Pasqua e di Natale?
Mi occupo di digital marketing per hotel da 10 anni e da 10 anni vedo che questa pratica porta solo risultati negativi. Ma è come quando parli ad un fumatore dicendogli che fumare fa male. Lo sa, ma continua a farlo.
Una dipendenza da coniglietti pasquali che ha come prima risposta: “Eh ma i miei ospiti se li aspettano gli auguri…”
CERTO CHE SI ASPETTANO GLI AUGURI!
Ma un tuo amico ti manda una mail per farti gli auguri oppure ti telefona o ti scrive un messaggio, ad esempio su WhatsApp?
Io i miei amici li sento in modo diretto, ma sono consapevole che ognuno di noi abbia le proprie abitudini 😉
“Eh ma i miei ospiti sono tanti, non posso contattarli uno ad uno”.
Vero che sono tanti, ma quanti sono quelli con cui veramente ti scambi gli auguri?
Provocazioni a parte, ti spiego (di nuovo) per quale motivo le newsletter di auguri devono finire nel libro delle cose che si facevano una volta e che non si fanno più!
1- Le newsletter di auguri di Pasqua vanno in spam
I vari client di posta (Gmail, Outlook, ecc), quando si avvicinano le feste, sanno che le aziende hanno questa abitudine di inviare migliaia e migliaia di newsletter a tutto il loro database.
Fare un invio di massa di uno stesso messaggio che contiene le parole “Tanti auguri” oppure “Auguri” o ancora “Buona Pasqua” (più le varie declinazioni), viene considerato un contenuto indesiderato e quindi filtrato e mandato dritto nello spam.
Ecco la mia casella:
2- Le newsletter di auguri di Pasqua non vengono aperte
Hai mai controllato le statistiche di invio dopo aver spedito qualche migliaia di email di auguri?
Ti consiglio di confrontare i tassi di apertura con quelli delle precedenti newsletter che hai inviato. Come dici? Sì, sono molto più bassi. E sai perché? Perché ci siamo tutti un po’ stancati di ricevere i soliti messaggi smielati e pieni di speranza da parte di hotel nei quali non abbiamo mai messo piede.
3- Le newsletter di auguri sono tutte uguali
Qui ho poche parole, meglio andare sul concreto con qualche esempio (e potrei andare avanti a lungo)
Esempio A.
Esempio B.
Esempio C.
Ammesso che cerco sempre di portare sulla retta via i clienti che mi chiedono una newsletter di Pasqua, posso pensare che ci siano contenuti molto più originali da sfruttare.
4- Le newsletter di auguri vengono inviate a persone che non ti conoscono
Nei 3 hotel degli esempi che hai appena visto, io non ho mai messo piede. E tantissimi altri che hanno ricevuto le stesse email, come me, non li conoscono.
Perché allora ricevo messaggi da un mittente sconosciuto?
Perché queste strutture forse hanno ricevuto una mia richiesta tramite un portale, tempo fa. O perché ho fatto io una richiesta diretta, anni fa, quando nemmeno mi ricordo.
Se proprio non resisti e vuoi mandare un messaggio di auguri, seleziona solo gli ospiti che effettivamente sono stati nel tuo hotel negli ultimi 2-3 anni.
4- Le newsletter di auguri vengono inviate tutte nello stesso momento
Pasqua ha una data certa ed è la stessa per ogni azienda. Quindi c’è solo un momento in cui si inviano le newsletter di Pasqua: a Pasqua!
Da mercoledì/giovedì a sabato si fa il pieno di notifiche “hai ricevuto una nuova email” che, nella maggior parte dei casi, parlano di auguri.
Sai quanta attenzione un utente dà al tuo messaggio, in mezzo a tanti altri? Nessuna!
Di conseguenza:
- il tuo messaggio non viene aperto >> il client di posta capisce che non è interessante e dai prossimi invii ritiene
- il tuo messaggio viene cestinato >> il client di posta pensa che tu sia un mittente che invia messaggi inutiliRisultato = la tua reputazione ne risente e gli invii successivi avranno molta più probabilità di finire in spam.
Ho anche una bella notizia!
C’è un posto dove i tuoi auguri possono avere ampio spazio e dove puoi sbrizzarrirti con foto, video, messaggi e tutto quello che preferisci: i tuoi canali social!
Facebook e Instagram sono il posto giusto per augurare una BUONA PASQUA!
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E se ne vuoi parlare, scrivimi a claudia@in3pida.it ❤️