Come ti riconosco il nerd, anche a distanza

NERD = Personaggio di importanza fondamentale per la vita della webagency.

Cominciamo subito con i dovuti distinguo:

Il Nerd della mia generazione (nato negli anni ‘70) e quello nato negli anni ‘90 non sono la stessa cosa.

NERD DI PRIMA GENERAZIONE

Nato appunto negli anni ‘70, mentre tutti noi pensavamo solo a palloni e biciclette, lui restava folgorato dal Commodor 64 e similari, in compagnia del quale passava ore ed ore.

Poi di punto in bianco ci chiamava (noi, sudati e sporchi, perennemente all’aria aperta, entravamo nel suo loculo semibuio e guardavamo il monitor che proponeva una serie di linee in movimento elicoidale. Nessuno di noi capiva che roba fosse, né tantomeno a cosa servisse, ma lui, il novello Nerd, era estasiato:

lo aveva PROGRAMMATO lui stesso!!

Qualche anno più tardi, alle medie, si studiava l’MS DOS, una roba di cui non ho mai capito nulla di nulla, ma per il Nerd era estasi!

NERD DI SECONDA GENERAZIONE

Questi sono tremendi: nati con il mouse in mano negli anni ‘90, niente wi-fi ma erano perennemente circondati da grovigli di cavi di cui solo loro conoscevano il senso.

In ogni web agency ce ne sono stanze piene, in cui ho calcolato al volo un’età media di 22 anni, pertanto in quegli uffici mi sento un po’ la zia della situazione (non molto gratificante in effetti).

NERD DI TERZA GENERAZIONE

Mi preoccupano parecchio invece i futuri Nerd, i nati negli anni 2000.

Paiono usciti dalla pancia della mamma già predisposti alla geolocalizzazione.

A 4 anni usano una manina sola per scrollare e cliccare (senza mouse), a 6 anni ovunque vadano la prima domanda è “Qual è la password della wi-fi?”, a 11 se hai un problema con le impostazioni dello smartphone basta che lo dai 30 secondi in mano a loro ed è tutto magicamente risolto.

L’obiettivo è sempre il livello successivo.

Si, perché giocano ore ed ore a quelli che io da madre chiamo volgarmente giochetti elettronici (<< Ti si fonde il cervello con quella robaaaa!>>).

A proposito: per loro tutto si clicca.

Il programma della lavatrice, l’interruttore della luce, il citofono.

Chissà se a 20 anni saranno in grado di accorgersi che c’è vita anche al di là del monitor…


Passiamo ora alle caratteristiche di questa specie meravigliosa:

L’UFFICIO DEL NERD

L’ufficio di un sales manager, di un amministrativo, di un creativo, è pieno di faldoni, mucchi di carte, foto della morosa o dei figli, ricette di torte di mele, scarpe di ricambio (tenere sempre nell’armadio un tacco a spillo per ogni evenienza, non si sa mai), contenitori di cibo, penne, evidenziatori, quaderni.

Entriamo nell’ufficio del Nerd.

La sua scrivania sembra il deserto di Gobi, fatta eccezione per un gigantesco monitor Apple (oppure due), una tastiera e un mouse, tutto rigorosamente senza fili.

Che non ti venga in mente di chiedere una penna e post-it.

Non ce l’ha, e ti guarda pure come se gli avessi chiesto un rotolo di pergamena e calamaio.

Apriamo i suoi armadi…Nulla. Vuoti.

Il paradiso del riordino.

Aspetta, aspetta…vedo qualcosa in fondo, un cavo USB arrotolato, deve essere un residuo del Nerd di prima generazione.

OCCHIALI

Il Nerd ha quasi sempre gli occhiali.

D’altronde se da piccoli ci dicevano “allontanati dal televisore che ti fa male agli occhi” c’era un motivo…

OCCHIAIE

Il Nerd ha quasi sempre le occhiaie, perché dorme poco. Dopo aver lavorato al PC per 8 ore diurne, dovrà pur dedicarsi alle sue passioni e interessi notturni, no? Ok, stiamo pensando tutti la stessa cosa, ma non fa solo questo.

Lui la notte programma non so cosa, da solo davanti al monitor, sognando di diventare Zuckerberg.

ABBIGLIAMENTO

Il Nerd si presenta in ufficio sempre “ciancicato” come si dice a Roma.  Sembra che abbia dormito vestito così.

Comunque veste solo Jeans col cavallo alle ginocchia e maglietta sformata con il logo della macelleria Da Gisto o similari.

BARBA

Il Nerd aveva la barba anche prima che andasse di moda. Perché perdere tempo a radersi, lo specchio è molto meno interessante del monitor.

Ora che sembra che gli uomini per essere attraenti debbano avere la barba stile beduino, lui è perfettamente a proprio agio nella situazione, felice che parenti e capi abbiano smesso di chiedergli di darsi una radanata (termine dialettale romagnolo che si può tradurre con dare una riordinata alla propria immagine).

Ne conosco uno solo che non abbia ceduto alla moda, ma lui indossa solo camicie, al massimo polo, e sempre perfettamente stirate. Come Nerd è una gradevole eccezione (TVB Francesco Berardi).

INCARNATO

Il vero nerd non è MAI abbronzato.

Il monitor al sole non si vede, quindi va da sé che il Nerd viva al chiuso.

Riscaldamento d’inverno e aria condizionata d’estate, e il gioco è fatto.

Bianco come un cadavere, così ti vogliamo!

FISICO

Per essere nerd ci vuole il fisico!

Lo cura con sport ad alto impatto come Biliardino, o Calcetto che dir si voglia.

Vengono fuori dei gran muscoli. Alle mani.

VITA SOCIALE

Di solito vive con mamma e papà fino verso i 42 anni, nel corso dei quali esce con gli amici giusto il necessario. Perché perdere tempo in attività come fare la spesa, cucinare, pagare bollette, dare lo straccio, quando qualcuno può farlo per te?

Anzichè uscire per una birra tra amici, preferisce passare le serate a benchare (Oh my God!) ogni singolo pezzo del suo PC, comprese le ventole.

Anche con le donne (quelle in carne ed ossa) pochi e difficili contatti, per i motivi di cui ai punti 3, 4, 6 e 7.

E poi a loro piacciono cose chiamate anime manga.
Quando trovano quella giusta però se la sposano, e vissero felici e contenti.

DISCORSI

Orario pausa caffè.

Io: << Ti va un caffè?>>

Nerd: << Ok, sloggo appena ho finito di lootare il drop del mob.>>
Davanti alla macchinetta del caffè:

Io: << Allora? Come te la passi?>>
Nerd: << Ah, guarda, sono avvilito, coi nuovi Catalyst ho fatto 100 punti in meno al 3DMark06.>>

Io (che ho capito solo ah, guarda, sono avvilito): << Parliamo di cose serie, sono indecisa tra due paia di sandali. Secondo te che colore devo prendere?>>

Nerd: << Senza dubbio un #2A55FF, o anche #FF0000 >>
Io: <<……………..Grazie…………e nel caffè ce lo vuoi lo zucchero o no?>>

I peggiori sono i sistemisti, parlano ostrogoto, però hanno un innegabile fascino.

Di fronte ad una battuta, invece di ridere esclamano “LOL” o “ROTFL”, e per congratularsi con sé stessi esclamano “come sono PRO”.

IL NERDESE È UNA VERA E PROPRIA LINGUA A SÉ

Per esempio, se mi chiedi che PC ho io ti rispondo: << Un Asus.>>.
Il Nerd invece ti risponderà:

<< Board: ASRock H77 Pro4/MVP
CPU 3,40 gigahertz Intel Core i5-3570K
gpu NVIDIA GeForce GTX 770 4 GB
ssd SAMSUNG 500 gb
alim XFX pro 550 w >>

ATTITUDINE AL PROBLEM SOLVING

Ho imparato che se voglio risolvere il problema del cliente, a volte la cosa migliore da fare è parlare con un Nerd che comprenda la mia lingua e che sia disposto a scendere per 10 minuti al mio livello di persona dotata di quoziente intellettivo normale.

PROVERBIO NERD 

“Tira più un bit di Linux che un carro di buoi.”


In conclusione, ecco la cosa più importante da dire su questo argomento:

Un prezioso proverbio contadino diceva che nella vita bisogna avere un amico medico, un amico avvocato e un amico commercialista.

Aggiungo senza esitazione “anche un amico Nerd”.

Anni e anni di questo lavoro mi hanno insegnato che bisogna sempre avere almeno un amico nerd, a garanzia di una vita più serena.

Sono fortunata perché ne ho tre o quattro, e sapessi quante cose complesse hanno reso semplici, quanti problemi tecnici insormontabili mi hanno risolto!

Inoltre, avendo passato la loro esistenza in un mondo fatto di codici binari, sono spesso privi di sovrastrutture, quindi onesti, pacifici e naturalmente divertenti (oltre ad avere tutta la mia ammirazione per la misteriosa composizione della loro materia grigia, innegabilmente al di sopra della mia, altrimenti non mi chiamerebbero “testa agricola”).

Dai miei amici Nerd ho imparato molte cose, fra cui un assioma che non ho mai dimenticato:

“PROBLEMA TECNICO? SPEGNI E RIACCENDI.”

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